TERRITORIO

UN AMBIENTE INCONTAMINATO, LA NOSTRA RICCHEZZA.

Il paese di San Vero Milis è un grosso centro agricolo formato prevalentemente da basse case in "ladrini" i tradizionali mattoni di fango e paglia.

Il paese fu centro agricolo romano e fece parte dal secolo XI della Curatoria del Campidano di Milis, sotto il Giudicato d'Arborea. Da visitare, nel piccolo centro urbano, la parrocchiale di Santa Sofia Vergine e Martire, costruita fra il 1604 e il 1638, con facciata in pietra arenaria e rosone circolare con ciglio, timpano a lunetta e tre portali riccamente decorati. Altra chiesa di particolare interesse è San Michele Arcangelo costruita tra la fine del '500 e l'inizio del '600. Nelle vicinanze del paese merita una visita il nuraghe s'Urachi uno dei più grandi dell'isola, nonostante non sia stato ancora riportato completamente alla luce. E&rsq uo; costituito da un'imponente fortezza centrale, in parte ancora interrata e dalle mura grandiose che comprendono dieci torri. Nel villaggio sono state scoperte anche delle tracce fenicio-cipriote risalenti al VII° secolo A.C.: è stato portato alla luce un intero villaggio punico; i reperti recuperati (ceramiche, terrecotte ecc.) sono conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. Sono presenti, inoltre, tre necropoli a "Domus de Jànas" quella di: "Serra Is Aràus", "Putzu Idu" e \!Sa Rocca Tunda". Si tratta di tombe preistoriche scavate nella roccia, a forma di grotticelle con due o più stanze. Molte di queste tombe sono state saccheggiate ed ancora oggi è particolarmente difficile conoscere gli usi e la cultura degli antichi popoli che le costruirono.

Le campagne attorno a Mulinu Betzu sono ricche di colorati vigneti e profumati oliveti che man mano che ci avviciniamo alla costa lasciano spazio dune di sabbia e gli stagni. La costa della marina di San Vero Milis fa parte della penisola del Sinis in cui è presente un vasto sistema di zone umide tra cui si distingue lo stagno di Sale Porcus molto famoso poiché sede di una delle più importanti popolazioni italiane e mediterranee di fenicottero, un uccello inconfondibile per le sue lunghissime e sproporzionate zampe e il colore rosa chiaro del piumaggio.

Il territorio del Sinis è arricchito dalla presenza dell'Area Marina Protetta "Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre" (circa 30.357 ha), istituita nel 1997. L'Area, gestita dal Comune di Cabras, è sede di molte iniziative di conservazione e di valorizzazione sostenibile a fini turistici, scientifici ed educativi.

All'interno dell'Area Marina Protetta si trovano Siti d'Interesse Comunitario come l'Isola di Mal di Ventre, San Giovanni Sinis-Capo San Marco e il Parco Naturale Comunale di Turr'e Seu un'area costiera di grande interesse naturalistico.

Di particolare interesse è anche il territorio del Montiferru, un'area montuosa e collinare caratterizzata dalla presenza di un massiccio di origine vulcanica e in continuità con l'altopiano di Abbasanta – Paulilatino. Questo territorio presenta scenari di grande bellezza e varietà: il paesaggio montano si trasforma dolcemente in collina, i fitti boschi incontrano le distese sabbiose della costa.

Da non perdere in questa zona sono: le cime di Monte Urtigu (1050 m), una delle più alte cime della Sardegna circondata da diversi altri rilievi di altezza compresa tra i 900 e i 1000 metri, la fascia costiera del Montiferru che è ricca di risorse naturalistiche; in questa zona infatti sono presenti le Riserve Naturali Regionali di "Capo Nieddu" (Cuglieri), e di "Sa Corona Niedda" (Tresnuraghes) – entrambe in fase di istituzione – e il Monumento Naturale di "S'Archittu" di Santa Caterina di Pittinuri (Cuglieri).